“Sei tu quello che gestisce i B&B?” (espressione tipica dialettale del Sud Italia)
Il più delle volte, capita di essere decifrati o riconosciuti come tali, specie in destinazioni di villeggiatura dove gli investimenti in campo turistico non sono soliti e ci si affida a uomini o donne di fiducia, che hanno le chiavi dell’appartamento e danno un occhio alla piccola manutenzione, si occupano del personale per le pulizie e di accogliere gli ospiti.
Questo retaggio culturale, tipico di chi non riconosce l’enorme potenzialità del settore, rischia di confondere il consumatore finale (l’ospite) nella fase di acquisto, non distinguendo di fatto il professionista da chi se ne approfitta.
Perché, dunque, è indispensabile la figura del Property Manager?
Innanzitutto definiamo chi è il property manager: si va da vere e proprie imprese che ormai fatturano milioni di euro, cosiddette società di properties management, a singoli gestori, che nella maggior parte dei casi svolgono anche altre attività lavorative, cosiddetti property managers.
Entrambi svolgono le medesime attività, ma per il proprietario una scelta o l’altra può determinare il proprio risultato economico (ne parleremo nei prossimi articoli)!
Chi svolge questa attività, si occupa di tutti gli aspetti della locazione e quindi, per intenderci e nel generico: (1) pubblicazione degli annunci, (2) definizione del prezzo, (3) riscossione dei canoni e (4) versamento delle ritenute fiscali, ma anche (5) ottimizzazione degli spazi (piccola manutenzione e home-staging), (6) organizzazione delle pulizie, (7) accoglienza e (8) check-out degli ospiti.
In più, negli ultimi 2 anni, sono aumentati gli adempimenti burocratici e fiscali, basti pensare alle “nuove regole” del c.d. decreto “anticipi” il quale prevede nuovi obblighi e sanzioni per proprietari e intermediari (anche di questo, ne parleremo in un’altra uscita).
Insomma, la regola numero 1, in questo settore una volta così “semplice”, è formarsi.
Con interventi costanti e un approccio al passo con i tempi, la tua struttura può generare un tasso di occupazione e un canone di affitto superiori alla media; diversamente, ci sarà sempre “meno turismo”, a detta di qualcuno, pur di risparmiare o alimentare il fenomeno del sommerso.
Il vero tema non è guadagnare, ma generare una rendita costante nel tempo!